esperimenti in scheda

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  1. ‚jè
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    Parenti: Jane Evans: cugina a Tassorosso. Il loro legame è profondo, fraterno e complice. Jessica le è incredibilmente affezionata e la reputa non solo la sua migliore amica, ma anche la sua migliore confidente. Condividono una Villa insieme, simbolo del loro forte legame.
    Amici tra le mura:Jane Read: Prefetta e compagna di casata, condividono la stessa stanza in cima alla torre di Divinazione. La loro amicizia è molto forte, è una delle persone più importanti per Jessica dentro il Castello. La Caposcuola ripone grande fiducia in Jane, il che denota il grande attaccamento di Jessica nei suoi confronti.
    Caroline Dalton: la Capocasa di Corvonero. Jessica ripone massima fiducia in lei e anche grande ammirazione. La sua presenza in qualche modo la mette a proprio agio e le infonde sicurezza.
    Mya Lockhart: una piccola e buffa Tassorosso conosciuta per caso, che ha da subito incuriosito Jessica. Sta nascendo una grande amicizia tra loro e la Corvonero ne è molto felice.
    Keiko Kuroame: collega, Caposcuola di Serpeverde, è un personaggio molto particolare e decisamente fuori dagli schemi. Forse è proprio questo ad affascinare Jessica, cui piace circondarsi di persone speciali.
    Jaqueline de Molay: Prefetta di Serpeverde, molto posata ma rigida. Ha graziato Jessica una volta, quando non era ancora Caposcuola e Jessica era rimasta curiosamente colpita dai suoi modi. Ebbero modo di confrontarsi meglio e ciò non fece che consolidare questa curiosità nei suoi confronti.
    Hunter Kennedy: fidanzato della cugina, un ragazzo scontroso con i più, ma estremamente divertente secondo il punto di vista di Jessica. Infatti ai suoi occhi appare molto buffo. Nonostante all'apparenza non sembri, la piccola Corvonero gli è molto affezionata.
    Jhason Swilord: Prefetto pazzo e incredibilmente stravagante, ha colpito Jessica per il suo carattere e la sua allegria incredibilmente contagiosa.
    Arwen Haryin: Prefetta Tassorosso brillante e operosa, ha colpito Jessica per il suo dinamismo. La Corvetta la ritiene intelligente e sveglia, e sono proprio questi gli aspetti che l'hanno affascinata maggiormente.
    Nathan Scott: un ragazzo irritante ed egocentrico. I due si sono scontrati a Hogsmeade e in quell'occasione hanno sguainato le bacchette l'uno contro l'altro. Da quel giorno Jessica l'ha colto in fallo diverse volte, cosa che ha accresciuto la sua irritazione nei confronti del Grifondoro. Il motivo per cui si scontrano frequentemente, oltre alla noncuranza per le regole di Nathan, è anche perché possiedono due caratteri impulsivi. E forse è proprio questo l'unico motivo per cui Jessica gli rivolge ancora la parola, hanno qualcosa di tristemente affine.
    Niko Domenic: il Corvonero dai capelli Blu. Ragazzo eccentrico, sognatore, secondo Jessica ha una vena poetica innata che rende pittoresco ogni suo atto. Un soggetto interessante che ha incuriosito Jessica, che ama sradicarsi dalla realtà e guardare ogni cosa con l'occhio della mente.
     
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  2. ‚jè
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    nuBrDFreddo. Se avesse dovuto descrivere ciò che percepiva utilizzando una sola parola, avrebbe scelto quella.
    Freddo nell’anima, freddo nel cuore, freddo nelle membra spossate, freddo nell’aria che tetra l’avvolgeva.
    Poi il buio, l’opprimente e spaventoso buio che spegneva i colori, rendeva cieco lo sguardo e spaventoso il mondo. Ma l’oscurità, Jessica l’aveva dentro. Fuori... Beh, fuori albeggiava.
    L’alba del giorno dell’Apocalisse.
    Sarebbe stato il primo giorno di battaglia e il loro personale scenario di guerra era il limitare della Foresta Proibita, relegati a Nord, al centro di un immenso prato verde.
    Aveva perso la cognizione del tempo da quando aveva incominciato la ronda con Nathan Scott, in compagnia del silenzio, così vicini l’uno all’altra ma così inevitabilmente lontani, separati dall’appartenenza a schiere opposte, costretti a combattere fianco a fianco, spalla a spalla, per difendere la loro scuola. Anche Nathan era rimasto, dopotutto... Era rimasto. Per cosa? Sotto ordini dell’Oscuro Signore? Per amore di Hogwarts? Per lei? No. Cancellò subito quell’ultimo pensiero, lo scacciò via come una mosca fastidiosa, mentre un lieve colorito rossastro si faceva strada sulle sue gote.
    Lei era ben consapevole del perché stesse patendo il gelo, una delle cose che più detestava tra le forze naturali, con la consapevolezza costante di poter morire da un momento all’altro. Era membro dell’ES, rappresentava un’ideale che non sarebbe morto sotto i colpi spregiudicati di un folle. Gli ideali erano a prova di Avada Kedavra.
    Scalciò distrattamente una pietra, facendola rimbalzare nell’erba umida. La rugiada brinava l’enorme prato in cui erano costnfinati, separati dal resto dei compagni dalle imponenti mura di cinta.
    Voleva rompere il silenzio, ma non trovava le parole per farlo. Non si erano detti granché, da quando l’Auror che aveva preso il comando, aveva sorteggiato quell’insolito duo per presidiare i confini del Campo di Volo. Una miriade di sensazioni differenti si erano impadronite di lei, un secondo dopo quell’assurda coincidenza.
    Incredulità. Stupore. Amarezza. Delusione. Felicità. Tristezza. Speranza.
    Esisteva davvero un fato? Era quello che più desiderava, però, passare del tempo con lui?
    Se non altro poteva star certa che, se Nathan fosse morto, lei sarebbe stata la prima a saperlo. Perché non poteva negare, non al suo cuore, di tenere a lui, quasi più di quanto tenesse a se stessa.
    Alzò lo sguardo, ma il riverbero della luce del sole all’orizzonte la costrinse ad abbassarlo di nuovo, smarrirlo tra le fronde della Foresta Proibita. Il suo stato d’animo non era meno intricato di quegli alberi, pensò con amarezza, lasciando che i suoi occhi vagassero oltre i tronchi più vicini, fin dove riuscissero a mettere a fuoco. Poteva rifugiarsi lì dentro, scappare da tutto, lasciarsi alle spalle la sua vita composta da cose a metà e perdersi nel buio più irrazionale e folle. E se si fosse concessa a quel nuovo squilibrato apparso in circolazione? Sembrava, dai racconti vaghi della Preside, che fosse psicotico a sufficienza per accogliere qualche altro instabile membro nelle sue schiere. Abbandonandosi alla pazzia, la pazzia più patologica e malsana, per non dover più preoccuparsi di nulla, dopotutto...
    Codarda!
    La voce della sua coscienza, quel briciolo di lucida razionalità che ancora le era rimasta, la fece tornare coi piedi per terra, saldamente ancorati al suolo.
    No, certo che no! Non poteva fuggire, quello era un lusso che solo deboli e stolti si potevano concedere. E lei aveva passato tutta una vita a dimostrare il suo valore, la sua forza e il suo talento. Sarebbe stata tutta fatica sprecata. Si ricordò che aveva ancora qualcosa e qualcuno per cui combattere, persone che confidavano in lei e nel suo coraggio, che l’amavano per come era, per quanto poco ordinaria fosse.
    Doveva combattere per chi amava, e ciò comprendeva anche il ragazzo che aveva al fianco. Sì, anche lui, nonostante tutto!
    Si voltò di scatto e prese a fissarlo. Il lago faceva da contorno ai suoi lineamenti, quello stesso lago che era stato cornice del loro idilliaco incontro. Il sole illuminava la superficie increspata, creando arcobaleni con le gocce di vapore acqueo lievitanti sulla superficie. C’era la luce come palcoscenico, la SPERANZA. Quella stessa speranza che si era impadronita del suo cuore, nel momento in cui l’Auror l’aveva accoppiata con Nathan. Era una luce fioca, che piano a piano acquistava intensità, ancora troppo debole per primeggiare sul buio della sua anima, ma c’era!
    Era come se il destino avesse scelto per lei, per una volta, pilotato la sua vita nella direzione più consona. Sentiva che, dopotutto, non era poi tutto sbagliato.
    Era stato un caso anche quello? Ritrovarsi con Nathan in prossimità del lago?
    *Ma il caso non esiste!*
    Strinse la presa sulla sua fedele bacchetta, sua alleata e compagna di mille battaglie, per farsi coraggio e trovare qualche sensata parola da dire. Voleva liberarsi di quel dannato silenzio, incominciava a starle molto stretto.
    “Nathan...” mormorò, incerta.
    No, pessimo inizio. Sarebbero potuti morire di lì a qualche insulso secondo, e l’unica cosa che era riuscita a pronunciare, era il suo nome? Andiamo!
    “Non... andartene...” sussurrò. Non aveva niente a che vedere con quello scenario, niente con la guerra che a momenti sarebbe esplosa, niente con la fine miserabile che avrebbero fatto. Era il proseguo di una conversazione privata, che partiva dalle luci arancioni di un vicolo innevato, nel candore virgineo della neve, deturpato con discorsi nefasti.
    Una preghiera, un anelito, un soffio di fiato che racchiudeva tutto il suo mondo, tutto il suo cuore.
    Aveva bisogno di lui, che combattesse al suo fianco. Quello era il suo posto nel mondo.
    E se è la vita che fugge, io non fuggirò. Non lo farò.



    Edited by ‚jè - 8/11/2012, 00:43
     
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  3. Jessica A. Evans
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    Ruolo attuale:
    Studentessa del IV anno, Cacciatrice della Squadra di Quidditch.
    Punti Pozioni:
    315 (100 I anno + 90 II anno + 125 III anno)
    Abilità innate/Vocazioni magiche:
    Animagus. (Red Fox, con una cicatrice sul costato)

    jessica

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    Punti Salute:
    130 (+5 Anziano; +15 Duelli; +19 Quest; +11 Ogg; +9 Role +1 Quidditch.)= 195/195
    Punti Corpo:
    80 (+5 Anziano; +15 Duelli; +18 Quest; +43 Ogg; +9 Role.)= 170/170
    Punti Mana:
    80 (+5 Anziano; +15 Duelli; +18 Quest; +11 libri; +41 Ogg; +5 Role.)= 180/180
    Punti Esperienza:
    16 (+5 Quidditch; +10.5 Quest; +8.5 Role.) = 39.5
    Conto Bancario:
    Camera blindata N0644





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    png Nome: Jessica Andromaca
    Cognome: Evans
    Data di nascita: 18 luglio
    Età: 18
    Capelli: Rossi, mossi, lunghi fino a metà schiena.
    Occhi: verdi, tendono ad ingrigirsi nei giorni di pioggia o di scarsa luminosità.
    Altezza: 1.65
    Peso: 50 Kg
    Segni particolari: una cicatrice sul petto (dallo sterno all'ombelico) provocata dal Sectumsempra durante la Finale dei Mondiali di Quidditch
    Carattere:Solare e amichevole, non le sparisce mai il sorriso dalle labbra. Disponibile nei confronti degli altri, ama aiutarle il prossimo, ma disprezza totalmente l'ignoranza e la stupidità. Si chiude come un riccio con persone che non reputa degne di fiducia, diventando scontrosa e schiva. Ha un'indole giocherellona, che la porta alla passione per gli scherzi; sarcastica al punto giusto, ha sempre la battuta pronta.
    Dedita al duro lavoro e all'impegno, molto ambiziosa, competitiva e con volontà di mettersi in gioco. Odia le scorrettezze e chi vince imbrogliando, che reputa deboli e codardi. Amante dello studio, approfondisce le sue conoscenze in ogni aspetto del Sapere (Magico e Non) solo per il gusto di conoscere, scoprire. E' curiosa, bramosa di conoscenza, avida di sapere. Grazie al fatto che i nonni paterni erano babbani, ha potuto imparare molto sulla Letteratura e sull'Arte, frugando tra i testi della biblioteca dei nonni. Spesso, predilige la lettura di un buon libro alla compagnia delle persone.. Infatti il suo luogo preferito è la Biblioteca. Dona grande valore all'informazione, facendo tesoro di ogni insegnamento. Molto legata alla sua famiglia, in particolare alla nonna materna Andromaca Jessamine Saint-Exupéry, della quale incarna molti aspetti del carattere.E' impulsiva e ribelle, odia gli atti di forza e chi impone il proprio volere sugli altri; ciò la porta ad odiare profondamente le Arti Oscure, e provare disprezzo per tutti i Mangiamorte, che reputa servi in cerca di un riconoscimento che non arriverà mai.
    Gli anni trascorsi tra le mura scolastiche l'hanno portata ad affrontare situazioni scomode e pericolose, che hanno provato la sua stabilità mentale. Il rigore scolastico e l'ambizione si sono evoluti, dando origine ad un disturbo di personalità ossessivo compulsivo, che si esterna sotto forma di ossessione per tutto ciò che sia perfettamente simmetrico. Luoghi e oggetti esageratamente asimmetrici la fanno cadere in uno stato di depressione, e, inoltre vedere qualcosa di perfetto finire distrutto, accendono in lei una furia cieca. Questo disturbo psichico è particolarmente evidente in situazioni di fragilità emotiva, che compromettono il suo agire razionale. Le brutte esperienze e i tradimenti da parte di persone considerate fidate l'hanno resa schiva e diffidente, portandola a custodire la propria fiducia come il tesoro più grande in suo possesso.


    Allineamento: Caotico Buono: il Ribelle, segue solo la propria coscienza benevola, senza preoccuparsi di ciò che si aspettano gli altri da lui, anche se ciò comporta l'infrangere una o più leggi che a lui sembrano ingiuste. Segue la vita del fuorilegge, ma riesce comunque ad essere gentile e ben disposto. Odia quando qualcuno intimorisce o vuole imporre le proprie regole agli altri. È un anarchico votato al bene, il Robin Hood del gioco.

    Origine:Half-Blood.

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    Storia del Personaggio: Nata nel villaggio magico di Ottery St. Catchpole e figlia di Iris Meredith Prince, membro di un'importante dinastia magica di purosangue e Ernest Lumière Evans anch'egli mago, ma Mud Blood (di origine babbana). Il padre è ancorato profondamente alle sue origini infatti è un grande appassionato di Arte e Letteratura babbana ed esercita la professione di scrittore. Possiede una rubrica tutta propria in un giornale locale e si diletta scrivendo romanzi eccentrici e avvincenti. Iris, invece, è dipendente ministeriale presso l'Ufficio Internazionale della Legge sulla Magia. Si è specializzata in Magisprudenza ed ha un forte senso etico e della giustizia, che ha trasmesso anche ai figli.
    Jessica ha una sorella più piccola, di nome Evelyne, che frequenta il secondo anno a Beaubatons per il forte amore per la lingua francese nato durante la frequentazione della scuola Babbana e dai racconti dei viaggi dei nonni materni. Ha due cugini maghi dalla parte del padre: Jane Evans nella casa di Tassorosso e Alex, un Auror, con i quali ha un forte legame, coltivato sin dalla più tenera età. La famiglia della madre è diramata ed estesa, come ogni stirpe purosangue che si rispetti.
    Vita familiare tranquilla, cresciuta negli agi di una famiglia benestante e nell'amore datagli dai familiari. Iris educò le figlie al rispetto della legge e alle buone maniere, anche se i suoi ferrei e rigidi insegnamenti non riuscirono a plasmare il carattere esuberante della figlia maggiore.
    All'età di 5 anni Jessica scoprì le sue doti magiche, ma nonostante ciò frequentò lo stesso la scuola babbana fino a 10 anni, per desiderio del padre, fino a che all'età di 11 anni arrivò la lettera per Hogwarts e partì.
    In famiglia vi è una forte frequenza di membri finiti nella casa di Tosca, in prevalenza dalla parte del padre. Nella famiglia Prince invece, si nota un'alta affinità con le doti predilette da Priscilla e Salazar, da cui certamente, Jessica ha ereditato le inclinazioni.
    Il suo primo anno a Hogwarts si corona con la Promozione a Prefetto, e l'annessione nell'Es, l'associazione studentesca legata all'Ordine della Fenice. Il secondo e il terzo anno si rivelano ricchi di novità drastiche ed esperienze traumatiche che modellano la sua personalità fino ad uno stato psicotico e ossessivo. In particolare un tentato Imperio da parte dell'ex Caposcuola Serpeverde, sparito nel nulla a seguito dell'accadimento e una brutta ferita riportata durante la finale di Quidditch contribuiranno ad accrescere il suo astio verso le schiere dell'Oscuro. Jessica porta nel cuore l'avvenimento, che l'ha spinta a legarsi all'ES più che mai, per portare a termine la sua vendetta. Nel lungo tunnel di buio che le porta un segno indelebile sulla propria pelle, ovvero una cicatrice da magia oscura, si accende uno spiraglio di luce, ovvero la nomina a Caposcuola.
    Un improvviso e nefasto avvenimento familiare, ovvero il ricovero al San Mungo della sorella Evelyne in seguito ad un brutto scontro con una creatura magica durante una gita fuori porta, ha portato Jessica a lasciare temporaneamente la scuola ed a rinunciare alla sua carica di Caposcuola. Tornata a casa per stare vicino alla famiglia e prendersi cura dell'amata sorella, tornerà a Hogwarts solo quando le condizioni della stessa cominceranno a migliorare, ritrovando il suo vecchio rigore scolastico e la voglia di accrescere sempre più le sue abilità magiche.


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    Odi et Amo.
    » Jessica odia i balli, la confusione, la folla. Non sopporta chi parla ad alta voce.
    » Ama la pioggia e passerebbe ore seduta sull'erba umida ad osservarla cadere o a percepirla sulla pelle.
    » Odia i presuntuosi, gli stupidi e i codardi. Non sopporta chi non ha ambizione e amor proprio.
    » Ama il mare, le vecchie leggende, l'odore delle pergamene ingiallite, le Biblioteche e i libri di narrativa.
    » Odia l'inverno, la neve, il ghiaccio e il freddo.
    » Ama profondamente la propria Casata, prova una profonda venerazione per la propria fondatrice.
    » Odia chi utilizza le Arti Oscure per scopi meschini e dittatoriali, chi infanga il buon nome della conoscenza per ottenere riconoscimenti sociali, per manie di protagonismo. Questa è debolezza, non potere.
    » Ama vincere, essere sempre la prima, ed è disposta a tutto pur di ottenere i propri obiettivi. Non ad imbrogliare, certo, anche se in certe occasioni, ha soppesato molto questa convinzione, prendendola attentamente in esame.


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    pngMaterie - I Anno
    120 punti Difesa vs le Arti Oscure
    1° lezione: Accettabile + (15 punti) Appresi incantesimi Expelliarmus, Flipendo e Rictusempra"
    2° lezione: Accettabile (10 punti) "Appresi Teoria della Paura, Molliccio e Riddikulus"
    3° lezione Eccellente (20 punti) Appreso incantesimo Confundus"
    4° lezione: Eccellente (20 punti + 15 punti per le immagini allegate) Appreso incantesimo di attacco o Oppugno
    5° lezione: Oltre Ogni previsione (30 punti + 10 punti per le immagini allegate) Appreso incantesimo Gambemolli
    40 punti Erbologia
    1° lezione: Accettabile + (15 punti) Appreso utilizzo, riconoscimento e impiego della mandragora in magia
    2° lezione: Accettabile (10 punti) Appresi gli ingredienti per la preparazione della pozione Mors Aparentis.
    3° lezione: Accettabile + (15 punti) Appresa la conoscenza sui funghi velenosi
    61 punti Incantesimi
    I lezione: Accettabile - (5 punti) Appresa la Storia della bacchetta magica, Wingardium Leviosa e Finite Incantatem
    II lezione: Accettabile - (5 punti) Appresi Lumos, Lumos Solem, Lumos Maxima e Nox
    III Lezione: Eccellente (20 punti + 5 punti bonus) Appresi Engorgio, reducio, sonorus, quietus
    IV Lezione: Eccellente - (18 punti + 5 punti per le immagini)Appresi Gratta e netta, tergeo, epoxy, reparo
    V Lezione: Accettabile - (5 punti) Appresi Periculus, cornus, aperio
    100 punti Pozioni
    1° lezione: Accettabile - (5 punti) Appresi I calderoni, le pozioni semplici, lunghe e rigeneranti
    2° lezione: Accettabile (10 punti) Appresi gli Antidoti
    3° lezione: Eccellente (20 punti + 10 punti extra) Appresi Decotto Tiramisù e Decotto al Dittamo
    4° lezione: Accettabile + (15 punti + 10 punti extra) Apprese Pozione Doxicida e Incanta Serpenti
    5° lezione: Eccellente (20 punti + 10 punti extra) Appresa la Pozione Addormenta Draghi
    32 punti Storia della Magia
    I lezione: Accettabile (10 punti) Appresa la Storia di Hogwarts
    II lezione: Accettabile - (7 punti) Appresa storia di Ignavia
    III lezione: Accettabile + (15 punti) Appresa storia della Maga Circe
    120 punti Trasfigurazione
    1° lezione - Accettabile - (5 punti) Apprese Origini della Trasfigurazione e Appreso Evanesco
    2° lezione: Accettabile + (15 punti + 10 punti bonus) Appreso Feles
    3° lezione: Accettabile + (15 punti + 10 punti bonus) Appreso Feriverto, Inversum
    4° lezione: Eccellente + (25 punti + 20 bonus) Appresi Acutus, Membrana e Scabellum
    5° lezione: Accettabile (10 punti + 10 punti bonus) Appreso Urna, Cangio, Globulus.
    90 punti Volo
    I lezione: Eccellente (20 punti + 15) Appreso Volo
    II lezione: Eccellente (20 punti + 15) Appreso Quidditch
    III lezione: Accettabile (10 punti + 10) Apprese le origini della scopa.
    Esami - PRIMO ANNO
    Storia della magia --> Promossa con Oltre Ogni Previsione
    Erbologia --> Promossa con Eccellente
    Incantesimi --> Promossa con Eccellente
    Volo --> Promossa con Eccellente
    Difesa contro le arti oscure --> Promossa con Eccellente
    Trasfigurazione --> Promossa con Eccellente
    Pozioni--> Promossa con Eccellente
    Materie II anno
    115 punti Difesa vs le Arti Oscure
    1° lezione: Eccellente (20 punti) “Appreso Incantesimo Scudo o Protego”.
    2° lezione: Eccellente (20 punti) “Appreso Incantesimo Pedes Glaciales”
    3° lezione: Eccellente (20 punti) "Appreso Incantesimo Everte Statim"
    4° lezione: Eccellente + (25 punti) "Appreso Incantesimo Arania Exumai e Acromatula"
    5° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appreso incantesimo di memoria o Oblivion"
    85 punti Erbologia
    1° Lezione: Eccellente+ (25 punti + 5) "Apprese conoscenze riguardanti l'utilizzo delle piante curative, in particolare del Purvincolo".
    2° Lezione: Eccellente+ (25 punti + 5)"Apprese conoscenze riguardanti l'utilizzo delle piante come igredienti di pozioni, in particolare della Centinodia".
    3° Lezione: Eccellente+ (25 punti) "Apprese conoscenze riguardanti l'utilizzo delle piante offensive, in particolare del Tranello del Diavolo".
    141 punti Incantesimi
    I Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Alohomora e Colloportus"
    II Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Muffliato, Silencio"
    III Lezione: Eccellente+ (25 punti) "Appresi Lacarnum infamare, Estinguo"
    IV Lezione: Oltre Ogni Previsione- (28 punti) "Appresi Diffindo, Lacteo, Expellio"
    V Lezione: Oltre Ogni Previsione- (28 punti)"Appresi Bagaglius, Casalegnis, Mobili"
    90 punti Pozioni
    1° lezione: Eccellente (20 punti) "Appresa la Pozione Sanguinaria Velenosa"
    2° lezione: Eccellente (20 punti + 15 punti extra per le immagini allegate) "Appresa la Pozione Rinvigorente"
    3° lezione: Eccellente (20 punti + 15 punti extra per le immagini allegate) "Appresa la Pozione Mors Aparentis"
    49 punti Storia della Magia
    I Lezione: Eccellente- (17 punti) "Appresa la storia di Mago Merlino"
    II Lezione: Accettabile+ (15 punti) "Appresa la storia di Morgana edella prima Magia Oscura."
    VI Lezione: Eccellente - (17 punti) "Appresa Storia di Olivander"
    95 punti Trasfigurazione
    I Lezione: Eccellente+ (25 punti + 10) "Appreso Engorgio; Appreso Reduco; Appreso Inferacus"
    II Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appreso Globus Pellucidus; Appreso Horam Instrumentum Cuculi"
    III Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appreso Lapifors; Appreso Soleae"
    Materie III anno
    80 punti Difesa vs le Arti Oscure
    1° lezione: Eccellente (20 punti) “Appreso Incantesimo Pestacallum”
    4° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresa la Licantropia e i Licantropi"
    5° lezione: Eccellente + (25 punti + 5 bonus) “Appreso Incantesimo Séocculto”
    90 punti Cura delle Creature Magiche
    1° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresa classificazione delle Creature e vermicoli"
    3° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Asticelli e Fate"
    4° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi gli Gnomi e i Folletti"
    90 punti Incantesimi
    1° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Incantesimi Accio, Esilio/Expello, Relascio"
    2° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Ferula, Innerva, Epismendo, Artum Emendo"
    5° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi -Sortia e Avis"
    85 punti Erbologia
    I Lezione: Eccellente- (17 punti + 5) "Apprese conoscenze riguardanti la Mimbulus Mimbletonia e la sua linfa (come estrarla e come utilizzarla)"
    2° lezione: Oltre Ogni Previsione + (35 punti + 10 bonus) "Apprese proprietà della Verbena"
    3° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti + 10 bonus) "Apprese proprietà dell'Elleboro"
    84 punti Storia della Magia
    I Lezione: Eccellente- (18 punti + 12) "Appresa Storia degli Elfi domestici"
    III Lezione: Eccellente- (18 punti + 6 punti) "Appresa storia dei Goblin"
    IV Lezione: Eccellente- (18 punti + 12) "

Appresa la storia dei Centauri"
    125 punti Pozioni
    1° lezione: Oltre ogni previsione (30 punti + 10 bonus) "Appresa la Pozione Rigenerante Uncarica"
    2° lezione: Oltre ogni previsione (30 punti + 10 bonus) "Appresa la Pozione Rigenerante Ossofast"
    3° lezione: Oltre ogni previsione (30 punti + 10 bonus + 5) "Appresa la Pozione Invecchiante"
    90 punti Astronomia
    1° Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti)
    2° Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti)
    3° Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti)
    90 punti Divinazione
    I Lezione: Eccellente (20 punti + 10) "Apprese origini e funzioni della Divinazione e nozioni sull'ornitomanzia"
    II Lezione: Eccellente+ (25 punti + 10) "Apprese nozioni sulla Tasseografia"
    III Lezione: Eccellente+ (25 punti) "Appresa divisione della Divinazione e Bibliomanzia"
    170 punti Trasfigurazione
    2° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti + 30 bonus) "Appreso Verto Lentus"
    3° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti + 30 bonus) "Appreso Verto Plumbeus"
    4° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti + 20 bonus) "Appreso Verto Plumeus"
    Esami - TERZO ANNO
    CURA DELLE CREATURE MAGICHE --> Promossa con Oltre Ogni Previsione
    INCANTESIMI --> Promossa con Eccellente
    DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE --> Promossa con Oltre Ogni Previsione
    ERBOLOGIA --> Promossa con Eccellente +
    ASTRONOMIA --> Promossa con Eccellente
    DIVINAZIONE --> Promossa con Oltre Ogni Previsione
    STORIA DELLA MAGIA --> Promossa con Accettabile
    TRASFIGURAZIONE --> Promossa con Oltre Ogni Previsione
    POZIONI --> Promossa con Oltre ogni previsione
    Materie IV anno
    40 punti Pozioni
    1° lezione: Oltre ogni previsione (30 punti + 10) "Appresa Pozione Antilupo"
    0 punti Divinazione
    60 punti Antiche Rune
    I Lezione: Accettabile+ (15 punti) Apprese le Rune degli elementi.
    II Lezione: Accettabile+ (15 punti) Appresi i Rituali Minori.
    III Lezione: Accettabile+ (15 punti) Appreso Rituale della Pioggia.
    VI Lezione: Accettabile+ (15 punti) Appreso divinare con le rune.
    145 punti Astronomia
    I Lezione Oltre ogni previsione+ (35)
    II Lezione Eccellente (25)
    III Lezione Eccellente (25)
    IV Lezione Oltre Ogni previsione (30)
    V Lezione Oltre ogni previsione (30)
    0 punti Cura delle Creature Magiche
    120 punti Incantesimi
    I Lezione: Oltre Ogni Previsone (30 punti + 10 punti) "Appresi Repsi genitum, Plantaaugeo"
    III Lezione: Oltre Ogni Previsone (30 punti + 10 punti) "Appresi Levicorpus/Liberacorpus"
    V Lezione: Oltre Ogni Previsone (30 punti + 10 punti) "Appresi Glisseo e Aguamenti"
    78 punti Trasfigurazione
    I Lezione: Eccellente + (25 punti) "Appreso Verto lentus"
    II Lezione: Eccellente + (25 punti) "Appreso Verto Tenuis"
    II lezione: Oltre Ogni Previsione - (28 punti) "Appreso verto lucidus, verto plumeus, verto tenuis"
    66 punti Erbologia
    I Lezione: Oltre Ogni Previsione (30 Punti + 5 punti) "Apprese proprietà della Echinacea."
    II Lezione: Eccellente+ (23 punti) "Apprese proprietà del Glucomannano"
    III Lezione: Oltre Ogni Previsione- (28 punti) "Apprese proprietà della Borragine"
    90 punti Storia della Magia
    I Lezione: Eccellente- (17 punti + 8) "Appresa la Grande Guerra Magica"
    II Lezione: Eccellente (20 punti + 10) "Appreso I Maghi, la Razza Odiata"
    IV Lezione: Eccellente + (25 punti +10) "Appresi Centauri"
    115 punti Difesa Contro le Arti Oscure
    1° lezione: Eccellente + (25 punti) "Appreso Reducto"
    2° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appresi Avvincini e Marciotti"
    3° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appreso Conjunctivitis"
    4° lezione: Oltre Ogni Previsione (30 punti) "Appreso Nebula Antigravitas"
    5° lezione: Oltre Ogni previsione (30 punti) "Appreso Orbus"


    Incantesimi & PozioniIncantesimi finora appresi:
    Prima classe - iniziali (completa)
    Seconda Classe (completa, incluso Orcolevitas/Monstrum):
    Terza Classe (completa, esclusi rossi):
    Quarta Classe (completa, esclusi i rossi, ma incluso Repsi Genitum)
    Appresi incanti non verbali.
    Incantesimi Chiari:
    Prima Classe (completa)
    °Omero: Il nemico diventa cieco per 2 turni.
    °Scripto Confundo: scambia le mani dell'avversario fra di loro... 2 turni
    °Atlantis Cage: se il terreno è roccioso o terroso, delle rocce di 2-3 metri si innalzano a cerchio intorno al bersaglio.
    *Stupeficium - Fa svenire... o per dirla meglio, Schianta. Non crea danni al fisico. (controincantesimo Protego/Innerva)
    *Protego Totalus: impedisce a qualsiasi cosa di oltrepassare la barriera, compresi molti incantesimi ed evocazioni magiche. Controincanto "Patefacio, Magisterium"
    °Seuz/Lampo: il raggio che parte dalla bacchetta è in realtà un fulmine. Spesso letale, può però essere deviato facilmente (in quanto il raggio non è un incanto, ma una semplice, anche se potente, scarica elettrostatica.)
    Pozioni finora apprese:
    Decotto Tiramisù
    Decotto al Dittamo
    Pozione Doxicida
    Incanta Serpenti
    Pozione Addormenta Draghi
    Pozione Sanguinaria Velenosa
    Pozione Rinvigorente
    Pozione Mors Aparentis
    Pozione Rigenerante Uncarica
    Pozione Rigenerante Ossofast
    Pozione Invecchiante
    Pozione Antilupo


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    c5QhY Concorsi:
    •Primo posto al concorso tre incantesimi (Link)
    •Secondo posto al POTTERZIONARIO! (Link)
    •Primo posto al FAN FICTION CONTEST: CHRISTMAS (Link)
    •Primo posto al Concorso i 5 Post (Link)
    • Secondo posto al "Deathly Hallows Magic Quiz" (Link)
    •Primo posto al Magic Poetry Contest. (Link)
    • Secondo posto a "Lo Specchio delle Brame" Contest. (Link)
    Duelli:
    Je Evans vs Penelope Piton --> perso (2 p. statistica, 1 exp, 50 punti)
    Je Evans vs Jaqueline de Molay --> perso (2 p. statistica, 1 exp, 60 punti)
    Je Evans vs Criss Angel --> vinto (2 p. statistica, 1 exp, 55 punti)
    Je Evans vs Artù Pendragon --> vinto (3 p. statistica, 1 exp, 80 punti)
    Je Evans vs Alexander Black --> vinto (3 p. statistica, 1.5 exp, 80 punti)
    Je Evans e Jane Evans vs Nathan Scott e Lucas Scott. --> non terminato. (1 p. statistica, 0,5 exp)
    Premi:
    Alla studentessa che non ha mai preso voti sotto Accettabile (10 Galeoni)
    Reginetta del Gran Ballo Floreale di fine anno
    Alla studentessa che non ha mai preso voti sotto Accettabile (5 Galeoni)
    Alla Miglior Studentessa Corvonero (10 Galeoni)
    Ubriacona Magna, vincitrice della gara di bevute a Hogsmeade
    Awards! Miglior Corvonero!
    Reginetta del Ballo "Marino" di fine anno.
    Primo posto alla Prima edizione del Corvo dell'Anno. (premio: Completo Artico).
    Awards! Miglior Coppia! (Con Nathan Scott)
    Quest:
    Il venditore ambulante (Link)
    Riscoperta dei Saperi del Passato: Troia. (Link)
    Quest Finale di Quidditch (Link)
    Luna Piena, ma non la stessa. (Link)
    Giappone, patrocinio de La Scuola di Atene (Link)
    Operazione Hook, DE vs Ordine (Link)
    Di soppiatto nella notte... (Link) Ottenute istruzioni per apprendere Cruciatus.


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    nuBrDPassivo
    tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    Un cappello a punta in tinta unita da giorno
    Guanti di protezione in pelle di drago
    Un mantello invernale nero con alamari d'argento
    1 calderone in peltro misura Standard
    1 telescopio
    1 bilancia in ottone
    1 set di ampolle in vetro (o cristallo)
    Pensatoio, accuratamente nascosto nel dormitorio della Sala Comune.
    Completo Artico, Mantiene il calore e protegge dagli urti, di colore blu e bronzo. (Salute +5; Corpo +5)
    Guanti "Duel" DeWizard®, premio per chi vince 3 duelli di fila, Corpo + 5 (indossabile solo nei duelli del Club)
    Frammento d'argilla, raccolto a Troia (Exp +2; Corpo +2; Mana: +2)
    Cassa contenente 10 Ghiaccioli Bollenti a svariati gusti.
    20 Cioccorane e altrettante figurine, comprate a Mielandia.
    Una strana chiave, che nessuno sa cosa apra. (Quest fissa "il venditore ambulante")
    Un filtro d'amore, può essere usato solo una volta, la persona su cui lo userai avra occhi solo per te, durata 5 post.
    Bonus da 10 galeoni spendibile in uno dei Pub, Ristoranti o altri locali di divertimento/ristorazione di Londra, Diagon o Hogsmeade!
    Mantello di Disillusione: Realizzato con pelliccia di camaleonte , il Mantello di Disillusione rende una buona , anzi ottima mimetizzazione , se il tuo corpo è ben avvolto in questo tessuto esso sembrerà donarti l'invisibilità. (Corpo +8; Mana + 5)
    Copricapo Egiziano:Questo copricapo protegge nel vero senso della parola dall’ombra e dalle escoriazioni, e ha l’utilità di favorire la concentrazione a chi lo indossa. (Mana +7, Corpo +7) (by Nicholas)

    Quidditch:
    • Divisa Corvonero.
    • Occhialini da Cercatore: Consente un'ottima visuale anche in caso di nebbia, assicura la riuscita di 1 solo avvistamento se si posta per primi.
    • Guanti, Consentono di partire con +5 Punti.
    • Copri braccia super modello testuggine: +1 Resistenza ai bolidi. (by Light)
    • Firebolt, garantisce 25 Punti Bonus + 3 Schivate.

    Attivo
    Bacchetta: Legno di Hickory, flessibile, 9 pollici e mezzo anima di petalo di rosa e polvere di corno d'unicorno.
    Pendente cretese: sottile, ma lunga catenella con splendidi fiori d’argento, lavorazione a freddo. Pietre dure, e perle nere. Creta, Ca. XVII Ac. (Salute +1; Corpo +1) [Regalato da Nathan Scott.]
    Ciondolo della Scaglia di Drago, Lucente, dai riflessi perlacei il ciondolo è simbolo di grande forza! (Salute +5; Mana +5; Corpo+5)
    Felix Felicis, serve per far filare tutto liscio per tutta la durata della pozione, durata 24 h.
    Una pietra di acquamarina, perfettamente liscia e levigata.
    Sostegno del Paladino: Guanti ignifughi, impermeabili, resistendi all'acido, alle basi, al freddo... Proteggono le mani da tutti gli elementi naturali e da colpi fisici. (Salute + 3)
    Cappa della Resistenza: Realizzata con scaglie di testuggine, e cuoio di Trinoceronte e Drago, resiste a moltissimi colpi e folate di calore/Gelo. (Corpo + 8; mana +2)
    Cinturone dorato, Utilizzabile solo da pg dall' allineamento buono (Corpo + 2; Mana + 8 )
    •Un bellissimo diadema appartenente al tesoro di una veela.
    Conferisce un fascino più prepotente nei confronti del nemico. (Difatti invocando il suo potere blocca l' avversario in quest per un turno, utilizzabile una sola volta per quest) (Mana +2; Corpo +2; Salute +2;) (by Jane E. **)
    Pietra di Luna, Aumenta la concentrazione del pg. (10 punti Mana). Incastonata nel diadema di Veela.
    Specchio Magico Permette a due persone distanti di comunicare tra loro. (Una coppia condivisa con Jane E.)
    Porta Pozione Contenitore di vetro infrangibile per portare sempre con voi una dose di pozione. Grazie alla catenella si può appendere al collo per avere la vostra pozione a portata di mano.


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    Libri:Libri scolastici:
    •Tutti i libri del Primo anno:
    Guida pratica alla trasfigurazione per principianti" di Emeric Zott
    "Manuale degli Incantesimi, Volume Primo" di Miranda Gadula
    "Infusi e pozioni magiche" di Arsenius Brodus
    "Mille erbe e funghi magici" di Phyllidia Spore
    "Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione" di Dante Tremante
    "Storia della Magia" di Bathilda Bath
    "Teoria della Magia" di Adalbert Incant
    "Gli animali fantastici: dove trovarli" di Newt Scamandro
    •Tutti i libri del Secondo anno:
    "La Trasfigurazione Animale" di Emeric Zott
    "Manuale degli Incantesimi, Volume II" di Miranda Gadula
    "Pozioni complesse" di Arsenius Brodus
    "Erbologia: piante sotterranee e acquatiche" di Phyllidia Spore
    "Difesa contro le Arti Oscure: Livello base" di Dante Tremante
    "Storia della Magia: I grandi maghi del passato" di Bathilda Bath
    •Tutti i libri del Terzo anno:
    "Trasigurazione Submolecolare" di Emeric Zott
    "Manuale degli Incantesimi, Volume III" di Miranda Gadula
    "Pozioni Avanzate" di Arsenius Brodus - 7 Falci
    "Erbologia: piante grasse e funghi" di Phyllidia Spore - 6 Falci
    "Difesa contro le Arti Oscure: Incantesimi di attacco e difesa Parte I " di Dante Tremante
    "Storia della Magia: Popoli e Creature del Mondo Magico" di Bathilda Bath
    "L'Arte della Divinazione" di Adalbert Incant
    "Babbanologia, Volume Primo" di Newt Scamandro
    "Manuale di Rune Antiche" di Emeric Zott
    •Tutti i libri del Quarto anno:
    "Manuale di Trasfigurazione Avanzata" di Emeric Zott
    "Manuale degli Incantesimi, Volume VI" di Miranda Gadula
    "Guida agli Antidoti" di Arsenius Brodus
    "Erbologia: Le erbe" di Phyllidia Spore
    "Difesa contro le Arti Oscure: Incantesimi di attacco e difesa Parte II " di Dante Tremante
    "Storia della Magia: Divergenze tra i popoli magici" di Bathilda Bath
    "L'Arte della Divinazione: Chiromanzia e Astragalomanzia" di Adalbert Incant
    "Babbanologia, Volume Secondo" di Newt Scamandro
    "Rituali Runici Minori" di Emeric Zott
    "Astronomia: Volume I" di Newt Scamandro
    Altri Volumi:
    • I Fondatori di Hogwarts.
    • Storia delle Pozioni.
    • Le Fiabe di Beda il Bardo.
    • A Spasso con Dante, di Ignotus A. Peverell.
    • Ascesa e declino delle Arti Oscure.
    • Metodo semplificato per la lettura delle antiche rune.
    • La legge magica.
    • Trasfigurazione Umana Avanzata Volume III: L’Animagus
    • Storia di Hogwarts.
    • Svelare il futuro.
    • Prefetti che hanno conquistato il potere.
    • Heart of Darkness - J. Conrad
    • La fenomenologia dello Spirito - Hegel
    • The history of the most notorious pirates - Capitano Johnson.
    By Caroline:
    • Antichi stregamenti ed incanti obliati : contiene l’incanto Orcolevitas
    • Priscilla/Cosetta Corvonero: chi era veramente?
    • Il libro mostro dei Mostri Per approfondire la conoscenza sulle creature magiche
    • San Mungo: vita e opere.: contiene l’incanto Tegenarius Disido

    Ingredienti per pozioni:
    1 etto di polvere di scarafaggi
    2 manciate di occhi di salamandra
    1 boccetta di lacrime di ghiro
    2 denti di drago
    2 etti di fegato di rana
    2 etti di Aconito
    1 etto di Belladonna
    1 conf. Polvere di Cernunnos
    Animali:
    Gufo nero, Ab.
    Puffola Pigmea maschio, Mail. ( by Jane R. **)




    Edited by Jessica A. Evans - 8/11/2014, 05:42
     
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  4. Jessica A. Evans
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    »Vita e menzogne di una studentessa di Corvonero.

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    #Role playing

    OaTnZfJ
    Villa Evans, Fleet Stret (Link)
    Partenza, arrivo a Hogwarts e Primo anno.
    Binario Nove e tre quarti (Link)
    Smistamento (Link)
    Prima ruolata, Piano terra con Jane. (Link)
    Seconda Ruolata, a Cena con Cocoi (Link)
    In riva al lago nero, con Jennifer e Yolanda (Link)
    Pomeriggio di studio, con Cocoi, Penny, Jaqueline e Keiko (Link)
    Passeggiata in cortile, con Cassia, Charlie e Iglif (Link)
    Un po' di aria fresca, con Kira e Cocoi (Link)
    Recollection In Tranquillity, con Vale (Link)
    Il Tavolo di Corvonero (Link)
    L'ora che volge al disio, con Ignotus Albus E. Peverell (Link)
    Nella sera, con Jaqueline (Link)
    Attesa, con Cassia (Link)
    Passeggiata sulla Torre, con Kia (Link)
    Secondo anno, periodi di grandi rivelazioni. Jessica si schiera.
    The Magic is Not Easy, con Just (Link)
    Giardino, con Nana (Link)
    Convocazione, con Xander (Link)
    Ingresso nell'ES (Link)
    Curiosità, con Jane e Caroline (Link)
    Convocazione due, il ritorno, con Caroline (Link)
    After All This Time?, con Kira (Link)
    Sempre lì, con Yudah Iscariot (Link)
    Uno sfortunato Grifondoro: la lunga vicenda di Nathan Scott (Link)
    Provvedimenti per Nathan Scott, in ufficio di Vincent Hawkins (Link)
    Il Periodo buio.
    Luce e Ombra, l'Imperio mal riuscito di Nicholas Black (Link)
    Incontro casuale, con Lucas Scott (Link)
    When, Where, Why?, con Just (Link)
    Death In Life, con Jaqueline (Link)
    Vecchie pagine Ingiallite, con i cugini: la miglior ruolata. (Link)
    Delucidazioni importanti e Nomina a Caposcuola, con Trhesy e Caroline (Link)
    M'illumino d'immenso, con Jhason e Isabelle (Link)
    Una giornata in solitudine, con Keiko e Luna (Link)
    A denunciare gli ultimi avvenimenti al Ministero, con Caroline e Trhesy (Link)
    Consulenze tecniche per l'Animagus, con Caroline (Link)
    Rinascita, in un mare di follia con un perverso scopo come salvagente.
    The d'Autunno, con Niko (Link)
    Hangover, con Renfred e Caroline (Link)
    I incontro CREPA (Link)
    Oltre la mitologia,il post trauma di Troia (Link)
    Cinematic Record, con Lolina (Link)
    Madame Red, con Alexander e Maria (Link)
    Colori, con Mya (Link)
    Come back home, con Jane R. (Link)
    Due passi in libertà, con Mya (Link)
    Luce, con Tsuki e Mary (Link)
    C'era una volta un micio di nome Soray, con Sivra (Link)
    I due piccioni con una fava, con Jhason, Nathan e Buffy (Link)
    Waitin' for the day we feel good, con Jane (Link)
    Gufo alla finestra, con Caroline (Link)
    Riunione con i Caposcuola, con Xander, Trhesy, Keiko e Simon (Link)
    L'Allegro Audace Marinaio, con Nathan Scott. (Link)
    .Sotto il cielo grigio., con Julie (Link)
    Più che riunione... Una festa, con l'ES (Link)
    Gran Ballo di Fine Anno, con Nathan principalmente. (Link)
    Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo, con Patrick. (Link)
    Una persona che resta dentro, una di cento. Con Nathan (Link)
    Si vis pacem, para bellum. Con Bart e Paul (Link)
    Villa Scott, con Jane E., Jane R., Patrick e Nathan. (Link)
    Are you ready for this? con Vagnard von Kraus (Link)
    La strada che porta a ieri, con Nathan e Titulari (Link) ( 2 punti salute, 1 punto corpo, 1 punto mana. 0,5 exp.)
    Il grande ritorno.
    Always ♥, con Jane E. (Link)
    The unusual place, con Just. (Link)
    Stare bene, con Niko
    Brand New Day, con Caroline




    ...to be continued.


    La Caposcuola nevrotica.
    hogwartini-J
    credits to ~mya~ <3






    Friendships and Relationships

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    Amici tra le mura:
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    Jane Evans: cugina in Tassorosso. Il loro legame è profondo, fraterno e complice. Condividono una Villa insieme, simbolo del loro forte legame.
    Jane Read Amica e compagna di casata, condividono la stessa stanza in cima alla torre di Divinazione.
    Caroline Dalton: ex Capocasa di Corvonero. Jessica ripone massima fiducia in lei e anche grande ammirazione. La sua presenza in qualche modo la mette a proprio agio e le infonde sicurezza.
    Mya Lockhart: buffa Tassorosso conosciuta per caso, che ha da subito incuriosito Jessica. Hanno avuto modo di confrontarsi sul campo da Quidditch e il loro legame è arricchito da una certa nota competitiva. [
    Arwen Haryin: Tassorosso brillante e operosa, ha colpito Jessica per il suo dinamismo. La Corvetta la ritiene intelligente e sveglia, e sono proprio questi gli aspetti che l'hanno affascinata maggiormente.
    Nathan Scott: Il loro rapporto è stravagante ma sincero, nato in modo inusuale, ma che subito li ha visti uniti e complici sotto diversi aspetti. Il loro legame ha subito una brusca virata quando si sono scoperti militare per due fazioni opposte. Nathan, infatti, ha rivelato di essere membro dei Mangiamorte, tradendo così la fiducia della Corvonero che per qualche arcano motivo, però, non riesce a privarsi della sua presenza...
    Niko Domenic: Ragazzo eccentrico, sognatore, secondo Jessica ha una vena poetica innata che rende pittoresco ogni suo atto. Un soggetto interessante che ha incuriosito Jessica, che ama sradicarsi dalla realtà e guardare ogni cosa con l'occhio della mente.
    Random Crowell: ex Tassorosso; affascina Jessica per la nota malinconica e misteriose che sembra avvolgerlo.
     
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  5. Jessica A. Evans
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    »Parents.

    Iris Adriel Prince
    Madre di Jessica e Evelyne, figlia di Andromaca e Zachariah, nata a Nairobi in Kenia e cresciuta nel Kent a Dover. Ha una sorella maggiore di nome Lis Eleanor Prince, sposata con un ricco mago, Kingsley Edge. Discendente da una famiglia di purosangue benestante, cresciuta con rigore morale e grande senso di giustizia. Donna forte, altera, severa con i figli ma altrettanto amorevole come madre. All'età di 11 anni riceve la lettera per Hogwarts e incomincia a frequentare la scuola, smistata nella casata di Serpeverde. Conclude il suo percorso di studi perseguendo la carriera letteraria e prendendo il massimo in tutti i M.A.G.O. Uscita dalla scuola di magia, entra nel Ministero per un apprendistato in Magisprudenza, intraprendendo così la sua carriera. Tutt'ora è dipendente ministeriale presso l'Ufficio Applicazione della Magia.
    Incontra il marito Soren durante una vacanza in Francia, nella Provenza, terra natale dei suoi genitori. Soren si trovava sulle coste del mediterraneo per redarre un articolo per il Maidstone Journey. A soli 23 anni sposa così l'uomo e si trasferiscono, così, in una villa a Maidstone, terra natale del marito. Due anni dopo le nozze nacque la primogenita Jessica, per la quale venne scelto un nome biblico ("Dio ha guardato") come tradizione della famiglia Prince. La famiglia, infatti, riserva per i figli nomi derivanti dai sacri testi; per conciliare ciò con la tradizione della famiglia della mamma Andromaca Saint-Exupéry, che prevede la scelta di nomi naturali ispirati ai fiori, la sorella di Jessica ha come secondo nome Daphne. Il nome stesso di Iris è stato scelto seguendo tali criteri, la donna infatti ha come secondo nome Adriel, parola biblica che significa "gregge di Dio".

    Soren Anser Evans
    Nato Netherfield nella Hertfordshire e figlio di Brandon Evans e Annabel Grey, suo fratello maggiore Richard è un medico naturalista e Soren è il primo mago della famiglia Evans. La mamma Annabel è una farmacista e ha un negozio tutto suo nel centro della cittadina. Il nome insolito è dovuto alla passione dei genitori per la filosofia; suo padre, infatti, è docente di Storia e Filosofia alla University of Hertfordshire. Frequenta la scuola babbana fino all'età di 11 anni, quando riceve la sua inaspettata lettera per Hogwarts. La famiglia accoglie di buon grado l'evento, incoraggiando il figlio nei suoi studi "alternativi". Viene smistato nella Casata di Corvonero, eccellendo negli studi e per le capacità di volo. Si specializza in Storia della Magia e incomincia la sua carriera come scrittore di romanzi per bambini e come giornalista per una locale rivista magica, il Netherfield Journey. Le sue pubblicazioni sono molteplici e variano da articoli a racconti per bambini e romanzi; vince parecchi premi di critica letteraria magica e babbana. Uomo intelligente, curioso, eccentrico, amante dei viaggi e della famiglia, conosce la moglie durante una delle sue mirabolanti avventure per il mondo. Soren era a Marsiglia per trovare spunti per un nuovo racconto, quando si imbatte nella bella Iris e se ne innamora. Il suo attaccamento per le radici babbane e l'amore per le sue origini non si affievoliscono nemmeno dopo le nozze con l'erede dei Prince. Dopo il matrimonio i coniugi Evans si trasferiscono nel Kent a Maidstone, scelta per la tranquillità e la pace. Il suo secondo nome, Anser, è quello della stella più luminosa della costellazione della Volpe, corrispondente anche al suo Patronus. I capelli rossi e lo strambo nome furono oggetto di prese in giro nel corso della sua infazia, a cui Soren non diede particolare peso, al contrario era orgoglioso del nome celeste che i genitori avevano scelto. Non a caso la figlia maggiore ha come animale guida la Volpe rossa.

    Evelyne Daphne Evans
    Sorella minore di Jessica, nata nel Kent a Maidstone, frequenta anch'ella la scuola babbana fino ai 10 anni per onorare le radici paterne. Decide di non frequentare Hogwarts ma andare alla corrispondente scuola in Francia per amore della cultura francese e delle origini della nonna materna, nata e vissuta in Provenza. Ragazza timida, insicura, con gran cuore e coraggio, amante dello studio e curiosa. Spera che l'esperienza estera, lontana dalla famiglia, possa aiutarla ad acquisire maggiore sicurezza di sé; ammira il carattere ribelle della sorella maggiore, di cui vuole seguire l'esempio. E' sempre stata la favorita della madre perché ne incarna il carattere equilibrato, a contrario di Jessica che ricalca l'indole del padre e della nonna materna. Rimane vittima di un incidente con una creatura magica (non identificata) durante un'escursione scolastica in Lorena, da cui riporta ferite indelebili e viene costretta al coma indotto per il recupero delle funzioni vitali. Dopo la convalescenza di un anno nell'ospedale magico della Lorena, che richiede il rientro da scuola anticipato e prolungato di Jessica, viene dimessa in condizioni stabili al domicilio per la riabilitazione. Rientra nel Kent e trascorre i gironi di recupero nella magione della famiglia Prince a Dover. Cade in depressione e tenta il suicidio, all'insaputa della sorella maggiore, rientrata a scuola. Il legame con Jessica è forte e complice, sono unite fin dalla tenera età anche con i cugini Jane e Alex Evans, figli del fratello del padre Soren. trascorsero parecchi momenti della loro infanzia in loro compagnia a casa Evans, costruendo rapporti stabili e duraturi.

    Andromaca Jessamine Saint-Exupéry
    Nata a Marsiglia in Provenza, purosangue da generazioni, madre di Iris e Lis. Parla tre lingue (Francese, Inglese e Italiano) grazie ai grandi viaggi di cui è stata protagonista. Gli agi della famiglia benestante le hanno permesso di girare il mondo con i genitori: dall'India all'Africa e all'America del Nord e del Sud. Fu grazie ai viaggi di famiglia che scoprì la passione per l'avventura e per la scoperta, che mai abbandonerà nel corso degli anni. Fu proprio durante uno dei suoi innumerevoli viaggi che conobbe Zachariah Prince, precisamente in Kenya. Forte, tenace, brillante ed esuberante, nutre grande rispetto per la natura e le sue creature. Proprio per il rispetto intrinseco nutrito verso Madre Natura (tipico della famiglia da generazioni) che ad ogni membro Saint-Exupèry (e agli eredi) viene assegnato un nome di fiore o pianta. Studia a Beaubatons e diventa Guaritrice, lavoro che saprà conciliare con la sua esigenza di viaggiare e scoprire il mondo. Esercita la professione in Africa e in Asia e, durante uno dei suoi viaggi di lavoro, incontra Zachariah e immediatamente è colpo di fulmine. Si sposano in Kenya, a Nairobi e ivi risiedono fino alla nascita di Iris, per il recondito fascino che l'Africa suscita in entrambi; quando Iris compie 5 anni, rientrano in Inghilterra e costruiscono la loro personale dimora a Dover, nei pressi della residenza dei Prince. Scrisse un diario delle sue avventure che ha lasciato prima ai figli e poi ai nipoti, a cui è solita raccontare delle sue avventure per il globo.


    Zachariah Gabriel Prince
    Nato a Dover, nel Kent e vissuto in una splendida magione affacciata sulle bianche scogliere, è il discendente di una lunga e rinomata stirpe di maghi purosangue. Ha due fratelli e due sorelle: Jeremy, il primogenito e Ruth sono maggiori di Zachariah; i minori sono Noah e Judith. Sebbene negli avi si riscontrino Maghi Oscuri o semplicemente sostenitori della razza magica incontaminata, il giovane Zac vi si discosta fin dalla tenera età. Come da tradizione, i membri prince e i loro eredi hanno nomi biblici, in segno di benedizione e protezione del nascituro. Educato sin da piccolo alle arti e alle buone maniere, all'età di 7 anni già padroneggia egregiamente il violoncello e riceve una basilare istruzione dall'educatore privato al domicilio. A 11 anni accede a Hogwarts e, come da tradizione familiare, viene smistato in Serpeverde, sebbene il cappello parlante impieghi più di 7 minuti per stabilirne le sorti. Mente brillante, astuto, calcolatore, generoso, quoziente intellettivo lievemente superiore alla media, si distingue subito nelle mura scolastiche per le sue doti magiche, in particolare per le Pozioni. Uscitò da Hogwarts acquisendo tutti i M.A.G.O. anche se la sua predilizione per Pozioni lo porta ad approfondire tale disciplina. Divenuto un esperto pozionista, incomincia la sua collaborazione con l'Ospedale San Mungo e altri, offrendo i suoi servigi e le sue conoscenze. Durante un viaggio in Kenya, alla ricerca di nuovi ingredienti e combinazioni per i suoi intrugli, si imbatte nella guaritrice Andromaca e si sposano a Nairobi. La prima figlia nasce proprio in Africa.






    Edited by Jessica A. Evans - 10/12/2014, 12:56
     
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    ANGUSTIA INTRA DELIRI
    Siamo tutti paurosi. Il coraggio è una cosa inesistente. C'è solo la paura: paura di farsi male, paura di morire. Perciò gli esseri umani vivono.

    La Pozione ANGUSTIA INTRA DELIRI, detta anche "del Delirio Angosciante", crea nella vittima l'illusione mentale di essere al cospetto di ciò che allo stesso incute maggior timore. Agisce a livello psichico, per cui le immagini terrificanti non sono corporee e reali, ma sono allucinazioni mentali che solo chi è colpito dagli effetti della pozione può percepire (come tangibili). La vittima avrà l'impressione di essere soggiogato dalle angosce, e proverà una sorta di impotenza interiore che lo porterà ad abbandonare l'utilizzo della ragione, abbandonandosi agli istinti ed impulsi animaleschi scaturiti dall'evento avverso. La pozione crea un distaccamento temporaneo (15/20 minuti, alias 2-3 turni on GDR) dal mondo reale, inducendo un blocco di azione e impedendo di compiere alcun gesto. La vittima per la durata della pozione, sarà concentrato unicamente sulle sue paure e nulla sarà in grado di distoglierlo, salvo l'antidoto o la fine dell'effetto. Essa sarà in preda ad un vero e proprio delirio, in cui la percezione spazio-temporale è alterata.
    La pozione ha assorbimento aereo, per cui per ottenere l'effetto desiderato, la stessa va inalata; per cui basterà lanciare la pozione addosso o in prossimità della vittima in modo da far liberare i fumi che avvolgeranno la stessa, che inevitabilmente la inalerà.



    Ingredienti ed utilità
    Salvia Divinorum (3 foglie): Enteogeno, ovvero sostanza psicoattiva che crea allucinazioni, psicosi e disturbi paranoidi. In questa pozione è essenziale per evocare l'immagine mentale della paura recondita.
    Digitalis Purpurea (2 foglie): effetti inotropi positivi sul cuore, ovvero stimola la contrazione cardiaca amplificando gli effetti dell’allucinazione, inducendo il panico a livello fisico. "Obbliga" il corpo ad entrare nella situazione fisiologica di risposta al panico (contrazione cardiaca accelerata, respiro affannoso ecc.).
    Camaleonte in polvere (3 e 1/2 cucchiaini): proprietà evanescenti e mutaforma, caratteristiche del rettile. Favoriscono la mutazione delle immagini mentali evocate della pozione in ciò di cui la vittima ha timore.
    Intestino di XXX (10 cm): induce la fermentazione etilica, portando la pozione alla gradazione precisa ed essenziale di 40°. Il lievito contenuto nella parete intestinale consente una fermentazione rapida della durata di 3:59 h. esatte.
    Alcol etilico (500 ml):altera le facoltà mentali indebolendo il raziocinio; (ingrediente da aggiungere al liquido base per creare la matrice della pozione).
    Liquido base (1L)





    Procedura e preparazione
    Scegliere un calderone Argento, per facilitare la buona riuscita della pozione, poiché sebbene la stessa sia di media complessità, necessita di passaggi attenti e tempistiche puntuali, rendendo la preparazione non elementare. L'Argento facilita a mantenere le temperatura, concedendo anche ai più sbadati la possibilità di commettere pochi piccoli errori.
    A fuoco spento, immergere in 1L di liquido base 3 foglie di Salvia Divinorum, ingrediente fondamentale da aggiungere immediatamente per permettere alle foglie di liberare tutte le loro proprietà psicoattive in modo completo. Importante è immergerle a freddo poiché esse incominceranno a secernere linfa stimolate dallo sbalzo termico del liquido (da freddo a molto caldo). E’ l'ingrediente principale della pozione in quanto la stessa si basa sulla creazione di immagini terrificanti (per la vittima) a livello mentale, ove la stessa Salvia agisce. Accendere il fuoco e tenere alta la fiamma fino a portare il liquido base ad ebollizione (10 minuti circa), successivamente abbassare il calore al minimo, aggiungere 500 ml di alcol etilico e far sobbollire il tutto une ore per permettere all’alcol di miscelarsi con la base liquida della pozione. A questo punto le foglie di Salvia hanno già incominciato a secernere la loro linfa, la quale si amalgamerà a poco a poco alla base liquida della pozione, incrementando di minuto in minuto i propri effetti, fino alla potenza desiderata. Terminata la sobbollitura, aggiungere al composto 10 cm di intestino di XXX intero, i cui lieviti contenuti permetteranno l'inizio del processo di fermentazione, utile per ottenere gli effetti desiderati, poiché la gradazione dell'alcol deve abbassarsi; in caso contrario la pozione avrà effetti nefrotossici e neurotossici portando la vittima in coma metabolico , reversibile grazie ad un antidoto apposito. Spegnere la pozione e lasciare fermentare il composto per 3:59, poiché se si arrivasse alle 4 ore precise lo stesso perderebbe le sue qualità psicoattive e diverrebbe semplicemente inebriante (e non allucinatorio) inducendo l'ebrezza, in quanto dal minuto zero della quarta ora, la gradazione alcolica scenderebbe a picco, rendendo inefficace il tutto. [A QUESTO PASSAGGIO IL TEMPO TRASCORSO FINO A QUESTO PASSAGGIO: 6 ore e 09 minuti]
    Dopo la fermentazione, accendere la fiamma a media potenza e aggiungere 3 cucchiai e ½ di polvere di camaleonte in questo modo: ogni volta che si versa un cucchiaino di polvere nel calderone, mescolare per una volta in senso orario; dopo aver aggiunto l'ultimo mezzo cucchiaio, effettuare tre mescolate antiorarie. Alla fine dell'ultima mestata, la pozione da color trasparente dovuta ai liquidi, assumerà un color argenteo perlato opaco grazie alla polvere di camaleonte. Questo ingrediente permetterà alle immagini allucinatorie prodotte a livello mentale grazie alla Salvia Divinorum, di mutare e assumere la forma delle paure della vittima. Lasciare riposare la pozione per 31 minuti esatti (fuoco al minimo) senza mescolare e toccare in alcun modo il contenuto, per permettere agli ingredienti di combinarsi e di conseguenza unire i loro effetti. una volta trascorso quel preciso arco temporale gli ingredienti avranno raggiunto la potenza desiderata di evocazione mentale delle immagini. [TEMPO TRASCORSO FINO A QUESTO PASSAGGIO: 6 ore e 40 minuti]
    Nel frattempo, a parte nel mortaio, aggiungere le due foglie di Digitalis Purpurea e pestare il tutto fino ad ottenere un composto altamente sminuzzato (una poltiglia densa) dalla consistenza semi-solida. I succhi delle foglie inizieranno così a sprigionarsi, divenendo attivi ed amplificando i loro effetti grazie alla spremitura con pestello. Nell'attesa del tempo di riposo della pozione, tenere il composto del mortaio coperto con un panno umido per non far evaporare i succhi. Passati i 31 minuti, aggiungere due cucchiai del composto tritato al calderone, mescolare la pozione lentamente (la cui densità sarà, a questo passaggio, divenuta "media" grazie al riposo di 31 minuti) per 4 minuti consecutivi in senso antiorario, senza fermarsi, mantenendo una frequenza costante di rotazione. L'ultimo passaggio richiede un viraggio essenziale di colore, in quanto la pozione dovrà divenire argentea a specchio, con significato simbolico ed evocativo, assimilandolo metaforicamente allo specchio dell'anima che riflette le proprie paure interiori. Il cambiamento tonale da grigio opaco a argento cromato indicherà inoltre la buona riuscita della pozione, in quanto costituisce anche l'attivazione della magia della pozione. Il viraggio avverrà in 15 minuti totali, in due step: il primo consiste nel passaggio dal color grigio perla al color argenteo ed avviene in 5 minuti, tenendo il composto a fuoco basso; il secondo step avviene in 10 minuti complessivi, con l'innalzamento termico (quindi a fuoco massimo) e comporta la variazione da opaco a cromato (a specchio), nonché la reale attivazione della pozione.
    Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare la pozione (deve essere utilizzata fredda) e travasarla nel contenitore più idoneo.


    Edited by Jessica A. Evans - 20/1/2015, 20:03
     
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    ANGUSTIA INTRA DELIRI
    Siamo tutti paurosi. Il coraggio è una cosa inesistente. C'è solo la paura: paura di farsi male, paura di morire. Perciò gli esseri umani vivono.

    La Pozione ANGUSTIA INTRA DELIRI, detta anche "del Delirio Angosciante", crea nella vittima l'illusione mentale di essere al cospetto di ciò che allo stesso incute maggior timore. Agisce a livello psichico, per cui le immagini terrificanti non sono corporee e reali, ma sono allucinazioni mentali che solo chi è colpito dagli effetti della pozione può percepire (come tangibili). La vittima avrà l'impressione di essere soggiogato dalle angosce, e proverà una sorta di impotenza interiore che lo porterà ad abbandonare l'utilizzo della ragione, abbandonandosi agli istinti ed impulsi animaleschi scaturiti dall'evento avverso. La pozione crea un distaccamento temporaneo (15/20 minuti, alias 2-3 turni on GDR) dal mondo reale, inducendo un blocco di azione e impedendo di compiere alcun gesto. La vittima per la durata della pozione, sarà concentrato unicamente sulle sue paure e nulla sarà in grado di distoglierlo, salvo l'antidoto o la fine dell'effetto. Essa sarà in preda ad un vero e proprio delirio, in cui la percezione spazio-temporale è alterata.
    La pozione ha assorbimento aereo, per cui per ottenere l'effetto desiderato, la stessa va inalata; per cui basterà lanciare la pozione addosso o in prossimità della vittima in modo da far liberare i fumi che avvolgeranno la stessa, che inevitabilmente la inalerà.



    Ingredienti ed utilità
    Salvia Divinorum (3 foglie): Enteogeno, ovvero sostanza psicoattiva che crea allucinazioni, psicosi e disturbi paranoidi. In questa pozione è essenziale per evocare l'immagine mentale della paura recondita.
    Digitalis Purpurea (2 foglie): effetti inotropi positivi sul cuore, ovvero stimola la contrazione cardiaca amplificando gli effetti dell’allucinazione, inducendo il panico a livello fisico. "Obbliga" il corpo ad entrare nella situazione fisiologica di risposta al panico (contrazione cardiaca accelerata, respiro affannoso ecc.).
    Camaleonte in polvere (3 e 1/2 cucchiaini): proprietà evanescenti e mutaforma, caratteristiche del rettile. Favoriscono la mutazione delle immagini mentali evocate della pozione in ciò di cui la vittima ha timore.
    Intestino di ratto (10 cm): induce la fermentazione etilica, portando la pozione alla gradazione precisa ed essenziale di 40°. Il lievito contenuto nella parete intestinale consente una fermentazione rapida della durata di 3:59 h. esatte.
    Alcol etilico (500 ml):altera le facoltà mentali indebolendo il raziocinio; (ingrediente da aggiungere al liquido base per creare la matrice della pozione).
    Liquido base (1L)



    Il Club di Pozioni era un luogo ameno avvolto da un torpore accogliente. Coni di fumi colorati si alzavano dai calderoni attivi, mischiandosi ed incontrandosi a mezz’aria, creando giochi di forme e ombre. La luce dei fuochi e delle torce a muro inviava riflessi tremolanti sulle pareti, andando ad infrangersi e frastagliarsi sui contenitori di vetro sugli scaffali. Jessica raggiunse l’atmosfera tiepida ed accogliente dell’aula di prima mattina; il giorno precedente aveva, per la prima volta, notato un appunto sulla bacheca della Sala Comune riferito ad una “Giornata della Pozione”, di cui mai aveva sentito parlare. Si era documentata ed aveva recepito i requisiti necessari alla partecipazione , che fortunatamente possedeva; aveva letto e consultato differenti manuali di pozioni, cercando spunti interessanti ed utilizzabili per la creazione di una Pozione che potesse soddisfare le aspettative. Dopo parecchio tempo, rispetto alla scoperta di quella intrigante sfida pozionistica, pensava di aver elaborato una preparazione ad hoc, che potesse soddisfare i requisiti della competizione. Su di un pezzetto di pergamena aveva riportato il nome della pozione, da lei appositamente scelto, e la lista degli ingredienti che aveva reperito senza difficoltà, poiché tutti commercializzati nei vari negozi magici.
    H. 8:00 AM
    Alle otto in punto, istruzioni ed ingredienti alla mano, aveva raggiunto il ripostiglio dei calderoni e ne aveva scelto uno d’argento. Il peltro era troppo poco raffinato per le sottigliezze temporali che la procedura richiedeva, senza contare che era decisamente più indicato per pozioni elementari; inoltre il fluido necessitava di alte temperature e Jessica ben sapeva che l’Argento era un conduttore di calore indubbiamente più efficace. Per cui, piazzato il calderone in una delle postazioni libere dell’aula, posizionò i sei ingredienti ben disposti e selezionati sul banco, accanto ad essi un mortaio con pestello, un mestolo e la pergamena con le istruzioni. Per prima cosa aggiunse un litro di liquido base al calderone spento e vi immerse le tre foglie intere di Salvia Divinorum. Le stesse erano le prime ad entrare in gioco e la motivazione era grossolanamente evidente: le foglie dovevano avere il tempo di disciogliere nel liquido le loro proprietà psicoattive, in modo completo. Sperimentando Jessica aveva appreso quanto fosse importante immergerle a freddo poiché la letteratura dei Pozionisti, in merito alla Salvia, spiegava come tale pianta cominciasse a secernere la propria linfa stimolata dallo sbalzo termico che subivano le foglie passando dall’essere avvolte da freddo liquido (a fuoco spento) a bollente in pochi attimi, accendendo la fiamma alla massima temperatura. La Salvia si aggiudicava, grazie alle sue proprietà psicoattive, il ruolo di ingrediente principale della pozione in quanto la stessa aveva il fine di far visualizzare mentalmente allucinazioni deliranti e terrificanti a chiunque ne subisse gli effetti. Accese dunque la fiamma alla massima temperatura, con lo scopo di portare il liquido base ad ebollizione; secondo i suoi calcoli questo passaggio avrebbe dovuto impiegare dieci minuti, e le sue aspettative non vennero deluse. Già a otto minuti piccole bollicine iniziavano ad aderire alle pareti argentee del calderone, fino ad arrivare ad infrangere la superficie in modo continuativo allo scoccare del decimo minuto. Ottenuto il bollore, abbassò secondo le istruzioni la fiamma al minimo, aggiungendo poi 500 ml di Alcol Etilico; il composto così ottenuto, incolore ma caratterizzato dall’odore acre e pungente dell’etanolo, doveva sobbollire per due ore esatte, per permettere agli ingredienti di miscelare tra loro gli effetti. L’acol agendo sul sistema nervoso e creando disinibizione e torpore della ragione, consentiva il distaccamento del soggetto dalla realtà e potenziava gli effetti deliranti della Salvia. La stessa incominciava a secernere la propria linfa, che pigra andava ad abbracciarsi agli altri elementi; il fluido veniva rilasciato gradualmente dalle foglie, aumentando mano a mano che il tempo trascorreva. Jessica le avrebbe estratte col mestolo non appena raggiunta la concentrazione di principio attivo di Salvia richiesto per l’efficacia del composto. Ora dovevano solo passare due ore di cottura a fiamma bassa e la Corvonero doveva solo attendere; puntò il timer e si mise a leggere ed esaminare dettagliatamente i passaggi successivi, non avrebbe abbandonato il suo calderone per niente al mondo in quel momento…
    H. 10:10 AM
    Il beeeep del timer per pozionisti la riscosse dalla lettura, poggiò accuratamente la lista sul banco e si accinse ad effettuare il prossimo passaggio, ovvero l’aggiunta del primo ingrediente animale: i 10 cm integri di intestino ratto. Jessica aveva ricercato scritti circa le applicazioni del suddetto ingrediente in Pozioni ed aveva scoperto quanto fosse fondamentale che non venisse pulito o tagliuzzato in alcun modo, perché l’asso nella manica dell’intestino erano i batteri che brulicavano all’interno del canale, che le servivano vivi e vegeti, per le loro proprietà di far fermentare le sostanze alcoliche in tempistiche relativamente brevi. Sapeva che le gradazioni elevate di etanolo, combinate con quella tipologia di Salvia, avevano effetti neurotossici che causavano uno stato di coma reversibile unicamente con un apposito antidoto. La fermentazione, dunque, le serviva per portare la pozione a 40° esatti, a cui i quattro ingredienti solidi potevano rendere le loro potenzialità in un ambiente inequivocabilmente favorevole. Spense il fuoco sotto il calderone e posizionò un coperchio, l’attesa a questo passaggio sarebbe stata più lunga: la fermentazione doveva durare esattamente 3 ore e 59 minuti; un minuto in più e la gradazione avrebbe superato la curva di stallo della reazione e sarebbe calata esponenzialmente verso il basso, annullando gli effetti della pozione. Sotto i quaranta gradi, infatti, la Salvia interrompeva la secrezione di linfa e la successiva Digitalis non sarebbe riuscita ad amalgamarsi , rendendo la sostanza priva delle proprietà psicoattive e facendola divenire solamente inebriante (causante ebbrezza). Puntò nuovamente il timer da pozionista, sincronizzandolo con il suo orologio da polso, estrasse un libro dalla borsa e seduta comodamente sulla sedia, si mise a leggere, ammazzando l’attesa. All’ora di pranzo avrebbe estratto il suo pasto al sacco e avrebbe messo a tacere gli effetti dell’appetito.
    H 14:09
    Un minuto prima dello scadere del tempo già era pronta, bacchetta alla mano per riaccendere il fuoco, non poteva permettersi distrazioni grossolane proprio al passaggio più critico. Tolse preventivamente il coperchio e un batter di ciglia dopo il suono del timer, accese la fiamma a medio calore e si accinse ad affrontare l’ennesimo step. Anche questo passaggio era puntiglioso: doveva aggiungere tre cucchiai e mezzo di polvere di Camaleonte, ma ad ogni cucchiaino doveva far susseguire una mestata in senso orario, per cui doveva prestare attenzione. Aggiunse il primo cucchiaino e fece la prima mescolata e andò avanti così per tre volte; questa procedura permetteva alla polvere di amalgamarsi perfettamente con la linfa della Salvia in modo da miscelare i loro effetti; le proprietà mutaforma del camaleonte, infatti, erano ciò che permetteva la mentale trasformazione di una comune allucinazione da Salvia in quella rappresentante la maggiore paura della vittima. Il Camaleonte era ciò che rendeva possibile, alla pozione, far visualizzare all’avversario quella sorta di “Molliccio Mentale”; quando Jessica aveva realizzato questa inattesa peculiarità, ne era rimasta affascinata, comprendendo appieno e per la prima volta l’incredibile e ipnotico potere degli ingredienti, combinati assieme per dare origine ad un intruglio od un veleno. L’ultimo mezzo cucchiaio andava aggiunto, e così fece, ricordando l’accortezza di non effettuare più una mestata in senso orario, bensì tre mescolate antiorarie per completare la perfetta amalgama degli ingredienti. A questo punto, al termine dell’ultima mestata antioraria, la pozione avrebbe dovuto subire un cambiamento cromatico, divenendo grigio opaco. Trattenendo il fiato, si accinse ad effettuare i tre movimenti identici e consecutivi, quasi chiudendo gli occhi alla fine del terzo. . . Tirando, poi un sospiro di sollievo guardando l’interno del calderone: grigio opaco. Questo passaggio durò complessivamente sei minuti e si rallegrò rendendosi conto di essere perfettamente nei tempi. A questo punto le allucinazioni mentali prodotte dalla Salvia si sarebbero trasformate nelle paure del soggetto, ma sarebbero state deboli e poco tangibili, non creando quel distaccamento dal reale che la pozione richiedeva, poiché la condizione mentale non intaccava in alcun modo il fisico del soggetto. Durante i suoi esperimenti aveva impiegato parecchio tempo a capire come proseguire, al punto che rischiò di scoraggiarsi ed abbandonare il progetto; l’illuminazione le era venuta quasi per caso, leggendo un volume di erbe magiche: fu così, infatti, che associò la Digitalis e le sue proprietà alla risposta fisiologica che provoca la paura al corpo umano. La digitalis purpurea è una sostanza erbacea magica ed inotropa positiva, ovvero aumenta la contrattilità cardiaca e l’efficienza del cuore. . .; visualizzò mentalmente la frase del tomo che aveva consultato, collegando che: se la pozione avesse indotto condizioni fisiche simili a quelle che il corpo sperimenta in situazioni di reale pericolo, il raziocinio del soggetto sarebbe stato maggiormente influenzabile, rendendo tangibili e veritiere quelli che, in realtà, erano solo deliri mentali. Ma non era ancora tempo di aggiungere al calderone la sua brillante trovata, ora la mistura avrebbe dovuto riposare per 25 minuti esatti, a fuoco basso, senza venire toccata in alcun modo. Nel frattempo mise le due foglie di Digitalis nel mortaio di marmo e incominciò a sminuzzarle col pestello, poiché i succhi delle foglie si sarebbero attivati grazie alla spremitura; sminuzzò accuratamente, impiegando una buona dose di forza fisica e stancandosi, quasi, fino ad ottenere una poltiglia molto simile alla purea di frutta. Finito il lavoro nel mortaio, avrebbe atteso il tempo restante tenendo d’occhio costantemente l’orologio da polso.
    H 14:40
    Passati i 25 minuti esatti e cronometrati con amorevole e puntigliosa cura, aggiunse due cucchiai del composto tritato nel calderone e, afferrato il mestolo, si accinse a richiamare a sé tutta la sua temperanza per affrontare il passaggio seguente, ovvero mescolare lentamente e costantemente la pozione per 4 minuti consecutivi, senza interrompersi. Jessica aveva preventivamente messo in conto che sarebbe stato faticoso e temeva ciò, poiché aveva paura di intorpidirsi e interrompere, così, il moto circolare. Senza scoraggiarsi iniziò a muovere il mestolo lentamente, compiendo ampi cerchi regolari, senza affrettarsi e costringendosi a pensare ad altro e a rilassare il bicipite teso. Guardava l’orologio ogni trenta secondi, sperando che la lancetta accelerasse il moto, ma questo non accadde; al contrario sembrava che facesse maggiore fatica a risalire il quadrante dell’orologio, sbeffeggiandola con il suo ticchettio snervante. E proprio quando si convinse che avrebbe disertato e incominciava a temere di mollare il colpo, il quarto minuto passò e Jessica tirò un sonoro sospiro di sollievo, facendo voltare i compagni che avevano popolato l’aula. Si sgranchì il braccio, scrollandolo, e afferrò la lista, esaminandola: era quasi terminata. Nel corso del seguente passaggio doveva avvenire un importante viraggio cromatico –da grigio ad argento cromato- e tale colorazione non era affatto causale. Jessica si era documentata ed aveva appreso dai testi che le pozioni psicoattive che andassero ad intaccare gli istinti primitivi dell’uomo, dovevano assumere un colore evocativo per poter attivare la propria efficacia, al termine della preparazione. Per questo caso specifico, Jessica decise di sfruttare il potere della fiamma per ottenere il color argento, col l’appunto che assumesse caratteristiche riflettenti, come uno specchio, ad interpetare il metaforico ed evocativo significato dello “Specchio dell’anima”. Al pari, infatti, la pozione sarebbe stata in grado di riflettere le paure più infime e recondite dell’uomo, riflettendole all’esterno, evocandole. Andava fiera della sua interpretazione, ma se ne vergognava e non l’avrebbe mai ammesso. Il viraggio sarebbe dovuto avvenire negli ultimi 15 minuti mancanti al raggiungimento delle 6 ore e 59 minuti totali e, sarebbe avvenuto, se tutto fosse andato secondo i piani, in due step. Il primo necessitava di fuoco basso, per cui, terminati i 4 minuti di rimestaggio frenetico, abbassò repentina la temperatura della fiamma, sperando che il primo viraggio avvenisse: il composto, che aveva aumentato la propria densità in corso d’opera, sarebbe passato dalla tonalità marcata del grigio a quella più tenue e gradevole dell’argento in dieci minuti; i restanti cinque sarebbero serviti per passare dall’opaco al cromato, ottenendo così la superficie a specchio e ciò sarebbe avvenuto grazie all’aumentare della temperatura della fiamma. Bacchetta alla mano, per regolare il focherello allo scoccare del decimo minuto, incominciò il conteggio del primo step, pregando che avvenisse quanto previsto. Gli occhi si spostavano frenetici dall’orologio all’interno del calderone, e incrociava mentalmente le dita (avendo le mani fisicamente impegnate) sperando che non fallisse il tutto proprio agli ultimi minuti. . .
    H 14:54
    Un tuffo al cuore e il grigio divenne argento. Non ebbe tempo di gioire poiché non doveva sprecare nemmeno un minuto, rapida diede una stoccata con la bacchetta e la fiamma aumentò la sua temperatura, preparando il liquido, che pigro sobbolliva, all’ultimo, fondamentale viraggio cromatico. Di nuovo l’occhio vigile si concentrò sulle lancette ticchettanti; calcolò mentalmente il minuto in cui avrebbe dovuto spegnere definitivamente il fuoco, doveva essere puntuale: alle 14 e 59 precise, avrebbe dovuto verificare se avesse ottenuto il colore definitivo. Non appena la lancetta dei minuti abbracciò il segnetto del quadrante immediatamente precedente al “12”, senza osare scrutare all’interno del calderone, spense la fiamma. Chiuse gli occhi, sfinita ed esausta, concedendosi un minuto di ignoto riposo accasciata sulla sedia.
    H 15:00
    Era giunto il momento della verità. La pozione giaceva inerme, in raffreddamento, da un minuto e Jessica doveva verificare se i suoi sforzi fossero valsi a qualcosa e se si sarebbe aggiudicata la partecipazione alla gara di pozioni. Si affacciò titubante sul suo calderone e, con immenso sollievo, scoprì che il liquido era divenuto dello stesso colore del calderone stesso. Argento cromato, rifletteva il suo riflesso distorto e i colori dell’aula. Di nuovo sospirò, sollevata, e si accinse a riempirne una fiala che avrebbe consegnato, assieme ad una lunga e dettagliata spiegazione, alla professoressa Pompadour.
     
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  8. Jessica A. Evans
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    Have you ever been alone at night,
    Thought you heard footsteps behind?
    And turned around and no one's there?
    And as you quicken up your pace,
    you find it hard to look again
    Because you're sure there's
    someone there.



    La notte calava lenta il suo velo sui giardini della scuola, mentre l’ultimo, timido raggio di sole veniva oscurato dall’orizzonte montuoso. Una giovane donna dai capelli vermigli osservava l’imbrunire con interesse, da un angolo remoto della distesa erbosa. Tra due folti alberi che ondeggiavano pigri sotto i colpi del vento, Jessica osservava le ultime luci delle finestre del castello, che ad una ad una si spegnevano, come piccoli occhi ammiccanti. Il vento autunnale giocherellava con la sua folta chioma, facendole sobbalzare le ciocche color del tramonto sulle spalle. Il braccio sinistro penzolava inerme lungo il fianco, un libro in mano, abbandonato alle carezze della brezza. La lettura sospesa a metà, l’attenzione catturata dal limitare della foresta. Un’ombra, rapida, sfuggente come un ladro, l’aveva distratta. Qualcosa si districava tra la folta vegetazione del sottobosco, facendo scricchiolare e tremare le foglie. Lo sguardo smeraldo della Corvonero era vigile, attento, indirizzato alla fonte del suono. La distesa erbosa della scuola era deserta, gli ultimi studenti ritardatari si stavano affrettando sui gradini della scalinata d’ingresso, in procinto di raggiungere la Sala Grande per la cena. Era sola, avvolta dal silenzio e il vento trasportava alle sue orecchie, allerta, inquietanti suoni lontani. Attratta come un insetto alla luce, si incamminò silenziosa in direzione del suono. Un bisogno improvviso di adrenalina suggerì alle sue sinapsi di condurre il corpo verso l’ombra tra gli alberi. Pochi passi sull’erba bagnata e già la sua pompa cardiaca galoppava, rimbalzando frenetica contro la gabbia toracica. Si avvicinò al limitare della foresta, nemmeno si accorse di aver fatto cadere il suo libro durante il tragitto, che ora giaceva inerme sul terreno. Cos’era? Cosa si stava muovendo furtiva tra le fronde? Era forse... In pericolo? La mano dominante era già saettata alla bacchetta, ed ora era sguainata come una spada davanti ai suoi occhi. Deglutì, quasi rumorosamente per la secchezza delle fauci, sentiva l’effetto dell’adrenalina invadere e scuotere le membra, chiedendo di più, più emozioni, più pericoli, più assuefazione. Scostò un ramo con mano tremante e si interfacciò con l’ignoto. Il buio era calato senza che se ne rendesse conto, i suoi occhi non erano ancora abituati alle tenebre e così, il terrore per l’ignoto, prese il posto dell’eccitamento, conducendola alla fase prodromica di un attacco di panico. Lo sentiva, di nuovo, come già le era accaduto diverse volte durante il sonno, il panico, una paura scatenata da qualcosa di arretrato, si riversava in lei con un fiume in piena. Da quando sua sorella era stata ferita, soffriva di disturbi psicotici correlati allo stress da trauma affettivo. Se ne vergognava, preferendo l’isolamento, per l’innato terrore che potesse perdere il controllo in un posto affollato di persone. Non voleva mostrare le sue debolezze, voleva tenerle per sé, chiuse a chiave in un antro remoto della sua psiche disturbata. Si appoggiò ad un albero con la mano della bacchetta, mentre l’ennesimo scricchiolio della vegetazione la faceva sobbalzare. La sensazione del buio opprimente sugli occhi le dava l’impressione di essere chiusa in una scatola, costretta in un luogo angusto e senza via di uscita. La mente viaggiava frenetica, elaborando costrutti, dissociandola dalla realtà circostante. Non era più un corpo al limitare di un prato esteso ed aperto; era un pensiero, un pensiero intrappolato in una gabbia buia. L’ossigeno abbandonò i suoi polmoni, svuotandoli, mentre il respiro incominciava ad accelerare. Una morsa alla gola le impediva di prendere boccate d’aria significative, percepiva il suo battito cardiaco in testa, le tempie pulsavano impedendole di riflettere con cognizione di causa. Le mani tremavano e non riusciva a farle smettere. Buio, solo il buio occupava il suo campo visivo, mentre l’angoscia di qualcosa di assolutamente lontano, esplodeva con tutta la sua forza, facendole cedere le gambe. Si ritrovò a terra e se ne accorse unicamente per il dolore dell’urto delle ginocchia contro il terreno freddo. Si sbilanciò e cadde in avanti, affondando una mano nel fango. Frammenti confusi di memoria si susseguivano davanti ai suoi occhi, totalmente distaccati dal paesaggio reale e, mentre l’ipercapnia incominciava a farle girare la testa, svenne sull’erba.

    Fear of the dark, fear of the dark!
    I have constant fear that something's
    always near;
    Fear of the dark, fear of the dark!
    I have a phobia that someone's
    always there.


    Davanti ai suoi occhi, in un corridoio asettico in cui l’odore pungente dei disinfettanti regnava sovrano, due Guaritori spingevano una barella; le lenzuola dapprima candide, erano macchiate di rosso, chiazze scure, macabre, adornavano le coperte che avvolgevano Evelyne. Sua sorella era in fin di vita, incosciente in un letto d’ospedale e lei era lì, inutile, inerme, inabile a fare alcunché. Avrebbe voluto aiutare i Guaritori, fare qualcosa per sua sorella, che lottava contro la morte a pochi metri da lei, imbambolata in piedi, impietrita dal dramma. No, non poteva essere successo davvero, non a Evelyne… Impassibile osservava i due uomini armeggiare con le bacchette e alcune pozioni dai colori sgargianti, incapace di muoversi, spostarsi, mentre ai suoi lati si formava una folla di persone che, andavano e venivano, portando materiale ai Guaritori. Lasciò che l’urtassero, la spingessero, la sovrastassero, mentre la sensazione di claustrofobia s’impossessava della sua lucidità. Evelyne, riusciva solo a pensare al volto cinereo della ragazza; Evelyne, che da sempre aveva un debole per le creature magiche, anche le più pericolose, e proprio da una di quelle era stata aggredita. Ed ora era lì, con le palpebre abbassate e l’espressione sofferente, mentre l’equipe del San Mungo faceva di tutto per salvarle la vita. Fiotti di sangue, rubino, accecante; Jessica sapeva che quell’immagine vivida, dai toni espressionisti, le sarebbe rimasta impressa fino al giorno della sua morte. Non era mai stata impressionabile, aveva visto altre volte persone ferite, perfino lei stessa aveva rischiato di morire dissanguata, ma sapere che quel liquido denso, color vinaccia, scuro, provenisse da Evelyne... L’immagine cruda e il senso di impotenza l’avrebbero uccisa, non avrebbe sopportato un altro secondo, continuando ad osservare… No, quello doveva essere l’inferno…

    Sbarrò gli occhi, ridestata dal suono struggente delle sue stesse urla. Aveva gridato tanto forte, al punto che le bruciava la gola e, quando se ne accorse, inspirò profondamente per calmarsi. L’aria fredda invernale fu una panacea per le sue vie aeree e per il suo inconscio. No, no, no! Ancora una volta, l’ennesimo flashback di quei nefasti giorni al San Mungo. Per quanto ancora l’avrebbero tormentata? Affannata, si rese conto di essere distesa su un fianco, al suolo. Si raddrizzò a fatica, accorgendosi delle lacrime che offuscavano la vista; le lacrime che non avevano voluto scendere quel giorno in Ospedale, che forse, se l’avessero fatto, avrebbero evitato il continuo tormento di quelle macabre immagini. Se avesse pianto ogni singola goccia, quel giorno, se avesse realizzato e metabolizzato la paura, il terrore, fin da subito, non sarebbe stata costretta a vivere nell’ansia di un attacco di panico improvviso. Quella sensazione di pericolo ingiustificato, che si impossessava di lei ogni qualvolta che, involontariamente, rievocasse una sensazione affine al giorno dell’incidente di Evelyne. Cos’era stato, questa volta? Quale, la causa? Il buio? O meglio, la paura del buio? L’oppressione dell’oscurità, del non vedere, assimilabile all’essere intrappolati in uno spazio angusto? Sì, forse sì. Forse il suo cervello aveva correlato l’accalcarsi di persone attorno a lei, quel giorno al San Mungo, con l’improvviso buio della foresta. Si sedette, appoggiando la schiena contro un tronco, sentì la corteccia appiccicarsi ai suoi abiti e ai capelli. Chiuse gli occhi e cercò di far rallentare il battito. Sua nonna le aveva insegnato l’auto training, da piccola e, da allora, era in grado di calmarsi in autonomia. Attese che i tremori si risolvessero e che il respiro si regolarizzasse, cercò di sincronizzarlo con il vento che, ad intervalli ritmici, faceva oscillare le fronde degli alberi. Aprì gli occhi verso il cielo e cercò la luna, luce, beandosi nella pace che il pallore del piccolo satellite le donava. Si crogiolò nel vento, nella ritrovata coscienza razionale del qui ed ora, realizzando infine dove si trovasse e che no, non era intrappolata in alcun modo. Lentamente si rialzò, accorgendosi di aver fatto cadere il suo tomo a terra, poco prima, andando così a recuperarlo, prima di incamminarsi, spossata ma nuovamente in sé, verso le luci tremolanti del castello.


     
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7 replies since 9/1/2012, 17:33   197 views
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